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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Premessa a l'inedito

Cosa insegna  Bruno Alfonso Pelaggi, scalpellino analfabeta, meglio conosciuto come "Mastro Bruno"
 di Giacinto Damiani, nato a Serra San Bruno il 10.5.1940

Premessa

A)- Ho frequentato per cinque anni la scuola media "Chimirri",  per tre volte rimandato, due  volte bocciato, in prima e terza media. Adolescenza turbolenta. Avversavo lo studio.(v. a seguire,   stralcio della poesia " le mie prigioni" del 1953)
"Le mie prigioni -1953 avevo 13 anni
"Damiani io sono, signore e signori,/ di questa scuola modesto scolaro,/
che Chimirri ancora è nomata/ ma io vorrei vederla spezzata./
Spezzata come quei grandi lumi/ che cadendo vanno in frantumi/
e i padroni poi certo li piangono./ Ma son sicuro non piangerei/
come scolaro non sono un modello/  e questa scuola, in pezzi vorrei......."

Erano gli  anni in cui  si parlava di uno  scalpellino poeta analfabeta , un certo Mastro Bruno, a cui la primogenita, Maria Stella,  scriveva le poesie, invero  assai  richieste, per essere copiate da amici e simpatizzanti. Uno svogliato come me ebbe, di  riflesso, per  tale personaggio immediata simpatia, che  aumentò dopo aver letto "Li zzuoccula  di Teresa" . Fu amore a prima vista. Il 20 settembre 1956 dedicai, a Mastro Bruno la prima poesia "Cronaca Sirrisi" più comprensibile se si legge anche "lu Discipulu".  Altri interessi  sopirono, il pensiero di Mastro Bruno Pelaggi. Ma la vera unica ragione fu lo sconforto  di sentir dire che il Pelaggi non fosse analfabeta. quindi non più il fenomeno che il  bisnonno, il nonno, decantavano , avendone pieno titolo anche        nella qualità di       sindaco. avvocati, priore, di compaesani, amici, di Mastro Bruno. La mia delusione fu grande mi senti impotente la mia parola (quindicenne, moccioso, ripetente) valeva zero, vissi tanta amarezza anche  per Serra,  non capivo perché sciupare un fenomeno, per  me un eroe,  sostenere notizie inesatte. Auspico che la storia sia scritta in modo corretto Dopo ben 65 anni la verità. Il 2014  deflagra  il sopore e ridestò un interesse sufficiente a compensare anche gli anni sopiti. Perché Mastro Bruno sale all'attenzione della
 L'oratore è il prof. Gabriele Scalessa

prestigiosa Treccani. In tale occasione, ho avuto la fortuna di conoscere il prof. Mimmo Stirparo, anche giornalista,   una delle rare persone che riesce a motivarmi. A Stirparo,  quindi, il merito morale di quanto ho scritto e realizzato in questi anni per Mastro Bruno. Successivamente, Stirparo nvita come referente,  il 21 maggio 2016 a Serra San Bruno il prof. Gabriele Scalessa, curatore del dizionario biografico Treccani che si è occupato    della poetica di Mastro Bruno Pelaggi ma anche di Trilussa, Belli. Ho avuto quindi modo di conoscerlo e apprezzarne preparazione ma anche professionalità e signorilità (v."La Stima" e "Il salice ridente"). Mi onora chiedendomi una intervista. (v. Intervista a Damiani) . Sicuramente  Mastro Bruno avrebbe meritato un discepolo più colto  del sottoscritto, ma ha ben capito. che si sarebbe trovato a disagio, sia per la quantità della cultura sia per la qualità della stessa oggi, come allora, teorica,  servile  e   perciò, contro i giovani. v. "6 gennaio",... la befana scrive a Mastro Bruno.



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