Noto come “Mastro Bruno” è ottimo
scalpellino, eccellente poeta, obbligato a dettare i versi alla figlia.
Per l’anniversario della morte, il Comitato
Civico lo ricorda, come pioniere
sindacale e risorsa rara,
ne chiede fattivo impegno ai cittadini che
ne condividono la cultura, la utilità dei valori, es: D. Aspro
"La cultura di Mastro Bruno è quella
universale, delle origini, priva di nozioni ma, la
sola, capace di
generare unione,
meritocrazia, autoironia, rispetto (valori indispensabili all'umanità, alla
crescita civile, quanto le vocali lo sono per l'alfabeto.)
Le culture salottiere che ne fossero prive, adornerebbero solo gente meschina, sostanzialmente incolta,
potenzialmente pericolosa.
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L’acclarato filosofo, Luigi Vavalà, che
ben conosce il Pelaggi condivide la premessa e invita “come semplice cittadino” a dar vita al ”BRUNISMO”_
a sostenerne il pensiero e la cultura
universale, portarlo sempre con se, nel mondo, s’è possibile, con il Comitato
che ha da tempo superato, con maturità le barriere, di colore politico e di lingua
grazie a menti di tutto rispetto, vedi es, il sito ”mastro-bruno.blogspot.com”,
in corso d’opera, a cui ci si può già iscrivere gratis per collaborare, tentare
di rigenerare le nostre Comunità agonizzanti, in un territorio preso in
prestito dai nostri figli, che noi tradiamo, desertificandolo da irresponsabili e
da idioti.
Il
simpatizzante di Mastro Bruno, del relativo BRUNISMO è il "brunista”, è cosciente che fare il furbo sia la prerogativa
dell’imbecille, quindi persegue le regole, solo nell’interesse generale, memore
che Mao, per catturare i topi scegliesse
i gatti per il merito, non per il colore.
-il
“brunista" s'impegna: firmando la presente o copiandone
la dichiarazione in rosso su” fb voce commenta”, oppure su whatsApp: Dichiaro di condividere la
cultura di Mastro Bruno e di essere “brunista”
1)
-a costruire, non litigare; –2) al rispetto dei diritti, doveri, principi;
3)-a
coltivare ricchezza e pulizia, non seminare miseria e sporcizia; 4)-a
operare per non doversi vergognare
di se stessi, del proprio territorio; 5)-al pieno rispetto per il prossimo, per
le istituzioni, per i politici dei vari colori. Mastro Bruno ci
invita: a non confondere stima e rispetto. La stima è personale, non può sminuire
il rispetto dovuto, per il ruolo.
Dichiaro di condividere la cultura di Mastro Bruno e di
essere “brunista”
Prof. Luigi Vavalà
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