Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia. Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa! Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumi...
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Premio Tunisia
Il comitato ringrazia il Prof. Gabriele Scalessa, curatore di numerose voci della storica, prestigiosa Treccani tra le quali quella del Pelaggi, "Mastro Bruno", ospite, dal 2014, nel dizionario biografico, nonostante lo "status" di analfabeta provato dalla Gazzetta Ufficiale nel 1890 e decenni prima dall'atto di matrimonio celebrato il 30.8.1867.
Gabriele Scalessa. Signorilità, educazione, fatte persona. Raro connubio di preparazione e umiltà. Disponibilità. Suggeritore "Revival Pelaggì" realizzato grazie a 2 indispensabili Samaritani, lo storico Antonino Ceravolo, il poeta giornalista Mimmo Stirparo.
E' il 21 maggio 2016,
giornata storica per Serra San Bruno e per tutti i Comuni di un territorio unico per bellezza, che ha visto protagonista, come scalpellino, Mastro Bruno; da Santa Caterina a Soverato e, a risalire, da Satriano, Gagliato, Chiaravalle fino all' incantevole altopiano delle Serre, Nardodipace e ... Stilo. Un territorio che sta a cuore a ogni Sindaco, se persona responsabile, illuminata, lungimirante.
La targa di Mimmo Stirparo a Giacinto Damiani
Il Parroco Don Leonardo Calabretta, operato il giorno prima di cataratta, alla presenza di Autorità Civili e Militari, benedice il Monumento a Mastro Bruno, vedi 1° video che, con il 2°, vengono proiettati subito dopo, in una Sala Chimirri gremita, per celebrare Mastro Bruno. Ricordàti brevemente pure quei Serresi che l'hanno prima onorato e poi raggiunto (Sharo e Vinicio Gambino, Giuseppe Maria Pisani, Silvano Onda).
Storica testimonianza civile a 22giorni dal voto dei candidati a sindaco Jlenia Tucci, Luigi Tassone, Alfredo Barillari. Giacinto Damiani: Siate Protagonisti in Politica, non nemici.
Scalessa e Damiani davanti alla casa di Mastro Bruno
Alcuni passaggi li chiarisce meglio l'intervista del prof. Gabriele Scalessa a Giacinto Damiani; ne riportiamo pertanto alcuni, utili, stralci:
S.: Quali altre affinità ha trovato fra lei e Pelaggi?
D.: La più importante è quella di vivere senza stipendio, alzarsi al mattino e cercarsi il lavoro, inventarlo, meritarne la retribuzione, la stima, la riconoscenza. Lo stipendio troppo spesso crea parassiti. Pelaggi lavorava con cinque tipi di granito; io, con cinque tipi di uomini ben classificati da Leonardo Sciascia nel suo libro “Il Giorno della Civetta” (omini, menzomini, ominicchi, pigghia nculu, quaquaraquà). Procedure e approcci sono affini. Il granito è come un cliente. La prima difficoltà sta nel cercarlo, portarlo alla luce, studiarlo. L’assicuratore si comporta come lo scalpellino. Di fronte al cliente/granito, io e Pelaggi ricerchiamo lati forti e deboli, pregi e difetti, analizziamo cosa si può fare per raggiungere un buon esito finale. Pensare prima per non essere poi costretti a rimediare.
Visita al "Brigante"da sx Stirparo, Scalessa, Pelaia, Damiani
S.: E quali sono le differenze fra la sua poesia e quella di Pelaggi?
D.: Sicuramente ce ne sono a livello contenutistico. Le mie poesie parlano ai cittadini. Come ho detto siamo diventati più progrediti ma più incivili, come se avessimo svenduto la civiltà e l'educazione in nome del progresso i motivi li spiega Carlo Maria Cipolla con le "5 leggi della stupidità umana”, l’essenza delle quali guida le scelte, non sempre pacifiche, dei grandi imperi (La stampedha) che programmano, con anticipo (Lu ringrazziamientu, Lu messaggiu di lu Zzaccanu) di diversi lustri, il destino di altri popoli, servendosi, all’uopo, proprio di quella percentuale di stupidi di cui scrive Cipolla (Lu cazzunintelligenti). Un'altra differenza sta negli sfoghi di Mastru Brunu, che erano “verticali”, rivolti cioè a destinatari esclusivi, se si pensa alle varie Lettere al Padreterno, al diavolo, passando per il re. Ce n'è anche una Alla Vergine Maria, che contrasta con quella inquieta del monologo, sempre verticale, Alla luna. I miei testi sono, invece, "orizzontali" vengono da un contesto di democrazia e, sebbene seguano in forza e sdegno la lezione del maestro, non sono pericolosi, sono propositivi esortano il politico, non personalizzano, non attaccano.
Vinicio Gambino
S.: C'è altro?
D.: Vorrei parlare dell'evento del 21 maggio 2016, allorché celebrammo la figura di Pelaggi in una giornata di studi ad hoc (vedi foto). L'organizzazione di tale evento è stata possibile solo grazie a una sorprendente unione di menti e braccia, tutte accomunate dal medesimo intento: quello di perpetuare memoria e desiderio del maestro scalpellino;la unione idealmente sintetizzata dall’abbraccio civile di quelli che erano all'epoca i tre candidati a sindaco e non solo.Mi piace ricordare per i giovani, le coincidenze che le hanno fatto da cornice. Ebbene, l'evento ha avuto luogo presso quella Sala Bruno Chimirri, già Scuola Media Statale, presso cui sono stato alunno il millennio scorso per ben 5 anni... Ed è stato significativo il fatto di tornarci dopo sessant'anni, per onorare il miomaestro.
Sharo Gambino e Giueppe Maria Pisani
S.: Un'altra coincidenza potrebbe essere la sua vicinanza di casa con l'on. Bruno Censore (la cammisa), allo stesso modo in cui Pelaggi abitava vicino a un altro onorevole, quel Bruno Chimirri che fu Ministro?
D.: Sì, certo, mi spiace non ci frequentassino.
S: Se abbiamo ben capito, dunque, con la sua opera lei celebra l’apoteosi di Mastro Brunu, con poesie cariche di significato e insegnamenti, alcune delle quali vengono presentate in versione trilingue (non solo l'originale in dialetto e l'adattamento in italiano per facilitarne la comprensione a coloro che non hanno dimestichezza con il dialetto serrese, ma anche la traduzione in inglese). Concluda citando dei versi significativi.
D.: siamo stati pionieri anche nell'affiancare il sonoro al vernacolo, mi sembra giusto citare i versi che ricordano quel giorno:
"Circammsa aiutu a tutti li sirrisi - sulu quarchi eccizziuoni
rispundiu e dui samaritani, di patri surianisi - nu puliticu
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