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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Zzaccano "Il messaggio testamento" ai giovani per aiutarli a non perdere... pezzi

 Giacinto Damiani, discepolo dal 1956.
 e ?? PINSATI ? MANCA UN PIEDE
 ci aiutano, tra l'altro, a considerare un aspetto deteriore e involutivo dell'uomo che, da bambino  possiede, per anni, forza e tesoro dei Perché che poi, da adulto,  spesso,  perde.


Sognai Mastro Bruno e mi pregò di comunicarvi testualmente: “Sono Pelaggi Bruno, maestro scalpellino. Perdonatemi se manco di cultura e di nozioni. Il MESSAGGIO DELLO ZZACCANU non cerca cose strane, ma solo i “perché” per l'unione e il sistema, che costituiscono il vivere civile. Sono contento, in quanto, appena arrivato, è venuto a trovarmi Giuseppe Maria Pisani. Lo hanno accompagnato – conoscevano la strada – i sig.ri Gambino, Sharo col fratello Vinicio. Tutti e tre amareggiati a causa dei propri concittadini, i serresi, che non li hanno considerati. Prima i doveri. I meriti di tanti li abbiamo ricordati dentro le poesie. Ringrazio il comitato per il monumento. Ma per la cerimonia, per Serra, perché vada meglio il futuro, caro mio discepolo, non stare col naso all’insù, non ti sentire un “guappo di cultura” per ciò hai scritto. Fatti aiutare, perché mi sono interessato, e non te lo potrà negare, Ceravolo Antonino, storico apprezzato, che di sapere è un grande faro. Non comportarti da idiota, tientelo caro. Senza l’Unione, la memoria e la riconoscenza, l’uomo vale zero, anche se usato per concime. Pensa a questa giornata. Io discepolo, da solo, dimmi tu, cosa avrei potuto fare? Se non avessi avuto l'aiuto richiesto e la collaborazione di tanti personaggi ad aiutarmi a vario titolo? La vita ogni giorno è un groviglio; ma se la interpreti con la ragione, ti insegna che al mondo non c’è cosa che non abbia un perché. Solo se lo capisci, hai cognizione del percorso; la vita è molto più agevole, meno tormentata. Non ti prendono in giro i derivati e la disinformazione, pagati per far aumentare disoccupati e astensione. Perché i migliori soci che abbiamo, causa la concorrenza finanziaria/commerciale, lavorano, faticano per mandare l’Italia sotto terra. “Perché?” Fanno finanza (?) e con altri 80 amici detengono ricchezze, in continuo aumento, oggi stimate uguali a quelle di tre miliardi e mezzo di persone. “Perché?” Esportano, con raccomandata e ritorno assicurato, la democrazia attraverso una pratica consolidata. La nazione fortunata viene immeditamente bombardata l’Irak ecc. Ma la storia testimonia che l’Italia fu la prima nazione “fortunata” a beneficiare di tale democrazia. E il debito più grande, di cui nessuno conosce l’ammontare, è tutto ancora da pagare. Solo per gli interessi abbiamo svenduto almeno cinquecento delle migliori aziende, le più sane e importanti. Ma la concorrenza? Ti toglie pure le mutande. Per ottenere lo scopo, chi la rappresenta, ci ha convinti che del lavoro te ne puoi infischiare. Siamo tutelati da cooperative, pensioni, precariato, cassaintegrazione, con banche muoiono di salute, che hanno esperti timonieri, con servizi dello Stato, di regione, di provincia e di comune. Tutto è sperimentato e fotocopiato dalle Municipalizzate, dove uno lavora, fatica e dieci sono imboscati, ma vengono pagati. Così ci siamo indebitati. Chi ci presta i soldi? Solo i nostri migliori soci. E, come per altre nazioni, i giorni sono contati, per essere ipotecati. Perché ci comandano, ci dividono e per evitare che ci si comprenda, ci hanno lasciato le consonanti e  hanno portato via le vocali, il lavoro, la morale, i valori. E della bandiera? È rimasto solo il colore. Non sono mai sazi. Come gli squali più famelici hanno inventato il gemellaggio Africa-Italia. Con una flotta di gommoni rattoppati, rubano miliardi a disgraziati e persino a chi muore annegato. Hanno, da tempo, pensato al burka: là le entrate sono sicure e per l’Italia già sanno il colore. Perché l’idea regina è quella di controllare, invadere, l’Europa, che per vecchiaia e corruzione è giunta al capolinea. Perdonate il modo di parlare,  è di uno scalpellino. Ma Leonardo Sciascia spiegava che l’uomo è di cinque qualità e per i buoni risultati sono indispensabili regole precise e le  migliori appartengono ai  corvi e ai pipistrelli. Se avete domande da fare è bene  sappiate che al discepolo, quando dormiva,  ho dettato tutto: poesie e il libro ??PINSATI?? MANCA UN….PIEDE.


://httpsyoutu.be/Joh_NlR2LCM
            




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