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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Eccellenze del territorio. Antonino Ceravolo.

Mastro Bruno ... chi è?  Memo (caro maestro appena vi sognerò, mi racconterete chi è Ceravolo) 

Damiani, con grande umiltà, (Messaggiu di lu Zzaccanu) da discepolo, riconoscente, attraverso il citato libello e decine di poesie (Chi cazzesti la cultura) presenta il suo Maestro (Lu Discipulu) (effetti e cause) (la supposta) (Radiu serra) (Lu Cazzunintilligenti).
Un Mastro Bruno, analfabeta, ma ricco di acume, (Lu Ficandianu) arguto, “uomu di ceraviedhu” di grande intelligenza (Lu puocu è cuomu nenti).
Antonino Ceravolo
Il Damiani non ha preparazione letteraria, ha contezza di tale sua deficienza, non ne fa mistero e rifiuta di pronunciarsi su tale materia sulla quale, tanti letterati illustri si sono spesi, con giudizi e opinioni spesso divergenti.
Secondo alcuni il Pelaggi era, per altri non poteva, per altri ancora non era analfabeta. Su tale aspetto, lo storico Antonino Ceravolo (grazie al quale il Comitato ha realizzato la "rara" giornata per Mastro Bruno) spiega, da par suo, il 21 maggio 2016, quale relatore della figura del Pelaggi, come le assidue frequentazioni, da parte del poeta, col Ministro Bruno Chimirri, come amico e vicino di casa, avrebbero consentito alla vivida mente dello scalpellino, di acquisire e fare propri termini e nozioni, declinati nelle poesie, altrimenti impropri per un analfabeta. Tale autorevole e meticolosa riflessione, potrebbe porre suggello alla parola fine su una secolare diversità di vedute. A supporto, il Damiani pubblica, qui di seguito copia di due inconfutabili dati ricavati dal certificato di Matrimonio e dalla Gazzetta Ufficiale 1890 e gentilmente donati, per il  blog, dallo storico d'arte Prof. Domenico Pisani.














Forte delle opinioni dello storico d'arte Pisani e dello storico Ceravolo, supportati da dichiarazioni certe, il Damiani aggiunge: "La cultura di Mastro Bruno è quella universale, delle origini, priva di nozioni e proprio perché tale, capace di generare unione, meritocrazia, progresso, autoironia, rispetto (valori indispensabili all'umanità, alla crescita civile, quanto le vocali lo sono per l'alfabeto,) se le culture salottiere,  ne fossero prive adornerebbero solo gente meschina,  sostanzialmente incolta, potenzialmente  pericolosa.  

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