al Meridio LETTERA APERTA. CON PREGHIERA DI PUBBLICARE.
Il cranio di ogni essere umano è senza
ombra di dubbio un contenitore atto a conservare elementi simili
tra loro, la cui sola differenza è costituita dalla quantità e
qualità degli stessi, capaci di esprimere il meglio se usate e assemblate
in modo corretto. Nel giudicare le azioni, il comportamento di un nostro
simile capita, non sono il solo, di ricorrere al detto "la botte dà il
vino che ha" e liquidiamo così gli effetti di un fenomeno
trascurando per voglia, tempo, coraggio la causa del fenomeno stesso,
costituita dall'uso improprio del vino se lo si abbina, lo si consuma con
i cibi sbagliati. Così la nostra società crea pessimi
medici in luogo di ottimi ingegneri, pessimi dirigenti e non ottimi
agronomi, pessimi impiegati anziché ottimi artigiani. Da ciò il
caos, la torre di Babele che condiziona le istituzioni come scuola,
magistratura, sanità solo per citare quelle più importanti, è quasi
impossibile raccapezzarsi, evitare il cancro della corruzione che ci divora
come ogni società serva di chi vince le guerre e anche di chi è capace di
vincere la pace. Chi vince crea e adotta scientemente tali
sistemi per dividere e meglio controllare i vinti facendoli
sentire al contempo non già le misere comparse, che di fatto siamo,
bensì eccellenti protagonisti che illusi, illudono. Le
"egemonie" costituiscono, per coraggio o per paura, parte
integrante del creato ma non ti impediscono, se democratiche, di vivere
bene nel rispetto di noi e degli altri.
Il
messaggio dello scorso 22 settembre di quest’anno, il messaggio di “lu
Zzaccanu” del 21 maggio 2016, il dialogo tra chi scrive questa riflessione e il
compianto Domenico Aspro V.sindaco di Gagliato, la cultura universale di
Mastro Bruno condivisa, non solo dalla Giuria
della 1^ Edizione del Premio Internazionale di Poesia “Mastro Bruno cerca
discepoli nel mondo” e dai tantissimi poeti concorrenti. Unica nota
stonata della Giornata letteraria dedicata al nostro poeta-scalpellino, voce
Treccani, la defezione senza senso, assurda, dei numerosi sindaci delle Serre e
Pre Serre, pur validi ma forse distratti. E però non sono mancate due
eccellenze di “primi cittadini” quali Ernesto Alecci e Antonio De Masi,
prossimi Padri dello storico gemellaggio tra le loro comunità: Soverato-
Nardodipace e padrino dell’evento il Comune di Gagliato col suo sindaco
Giovanni Sgro gradito ospite dell’incontro culturale di Serra. Per tale evento
gemellare auspico come
"testimonial" il prof. Giovanni Monteleone, eccellenza senza confini,
oltre il territorio e l'avv. Francesco
Bevilacqua, altra personalità di gran vaglia.
Perché no, anche tutti i sindaci delle comunità attraversate dalla Trasversale
delle Serre. E non solo. Come graditissimo dono la collaborazione ai
2 percorsi di trekking: l"amatoriale" Soverato – Fabrizia
. Stilo e quello che percorre "la via dei Santuari da Soverato a
Polsi". Non si può sottacere che il tutto è a costi che se non sono zero poco ci
manca, Al postutto, il dono più gradito: l’ Unione, indispensabile al progetto
e nel pieno rispetto del ruolo politico di ognuno.
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