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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

"I cateti... delle proteste"


A proposito di proteste
e relativi cateti.

È protesta verticale quella di  Alfonso Bruno Pelaggi, meglio conosciuto come Mastru Brunu, nato a Serra San Bruno il 15.9.1837  e qui morto  il 6.1.1912. Non è dato sapere quando iniziò a dettare alla figlia la prima poesia di protesta. Sappiamo di certo che si sposò il 30 agosto del 1867 e come risulta dall'atto di matrimonio dichiarò di essere analfabeta, di non saper scrivere. ( dati scoperti e gentilmente fornitici per il presente blog, dallo storico dell’arte prof. Domenico Pisani).  Altra  notizia certa è  che la primogenita figlia  di Mastro Bruno fosse, Maria Stella,  arrivata però  dopo ben 11 gravidanze, alcune  delle quali interrotte.  È tramandato  che fosse proprio lei a scrivere le poesie dettate dal padre.  Si può quindi  ragionevolmente ritenere  che Mastro Bruno non possa  averle dettato la prima poesia anteriormente al  1880/2. La protesta di Mastro Bruno è "verticale", l'unica che ai suoi tempi potesse esprimere in via eccezionale, solo in virtù della protezione dell'amico Mjnjstro Bruno Chimirri. Tale protesta  è di fatto indirizzata al cielo, " littira allu Patritiernu", alla luna,  al Re per poi  "scendere" fino agli inferi e scrivere al demonio.

La protesta orizzontale è, invece, quella di Giacinto Damiani, nato a Serra San Bruno il 10.5.1940, ormai acclarato “discipulu” di  Mastro Bruno ed infaticabile presidente dell’omonimo Comitato Civico.  Del Damiani, a pieno titolo, rivendico
la previsione, già dal 15 novembre  2014,   allorquando  ascoltai "Lu Ringrazziamientu" e "Auguri a Mastru Brunu" e la  conclusione. " ...caru Mastru .... nui  ndi risintimu". Così è stato. Tante le poesie,  tutte con spunti utili, didattici e di satira  sociale,  con previsioni sorprendenti. La sua è protesta orizzontale in quanto rivolta ai comuni mortali ignoranti, indifferenti, saccenti e nani politicamente.  Lo si può dedurre leggendo la sua prima  poesia "Cronaca sirrisi" del 1956, nella quale scrive di tutto e  prevede  addirittura le capacità artistiche e umane del famoso Giuseppe Maria Pisani, serrese e autore, tra le tante altre opere, del portale bronzeo, il primo in Calabria, della chiesa dell’Addolorata di Serra. E non solo. Il Damiani, già in quegli anni denunciava cosa concretamente era  indispensabile ai Serresi, al territorio delle Serre. Oggi come ieri! Il Damiani, ha ripreso e continua la sua opera di protesta e di proposta. Chi scrive questa nota lo conosce da poco tempo ma è risaputa e riconosciuta la sua statura umana: sempre  punto di riferimento sicuro per amici, collaboratori, familiari, concreto, puntuale, ottimista,  informato. Lungimirante sempre. Basta leggere il suo opuscolo “??PINSATI??  MANCA UN PIEDE”  stampato e dato in beneficenza. Inoltre la realizzazione della stele funeraria di Mastro Bruno, scoperta nella  storica giornata del 21 maggio 2016. Il curatore della Treccani,  quel Gabriele Scalessa, che  inserì il poeta-scalpellino nella prestigiosa Enciclopedia, durante un’intervista rilasciatagli dall’amico Giacinto,  si complimentò perché “nemmeno un figlio avrebbe fatto ciò che lei ha realizzato per Mastro Bruno".
Addirittura il prof. Vito Tassone in presentazione del libretto scrive che “alcuni..hanno parlato di somiglianza, scritto di reincarnazione". Si diceva di proteste. E già, il Damiani, a modo suo, protesta e protesta sempre in maniera costruttiva e con soluzioni alternative. Se ancora non lo si è capito, Giacinto Damiani col suo operare non mira a seminare zizzania, piuttosto unità, unità per costruire e far crescere il nostro territorio. Il blog multilingue, il concorso internazionale di poesie “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo”, il contatto  con tutte le sedi diplomatiche del mondo, l’ottimo rapporto con gli sponsor, lo dicono chiaramente. Ama il territorio e vuol diffondere "la cultura universale", quella del suo Maestro, Bruno Pelaggi. Al postutto non si può sottacere la trasversalità del Damiani è disponibile per tutti, parla a chi gli sta a fianco, a cittadini con diritto di voto, si rivolge a tutti,  istituzioni, enti, docenti, magistrati, politici, e lo fa col rispetto per il ruolo di ognuno.  È ironico, sarcastico, autocritico, sa e vuole confrontarsi perché umile e convinto  che, spesso, due o più cervelli siano più intelligenti di uno  solo. Beh, se questa non è protesta!

Mimmo Stirparo








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