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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Può succedere

Adamo. Melo starking no mes
LETTERA APERTA AI SENATORI E PARLAMENTARI ITALIANI E PRESIDENTI:

- MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI
- ROBERTO FICO 

Succede, non di rado, che tanti giovanissimi, senza volerlo, con le loro domande ci mettano in difficoltà. Infatti un giorno miei nipoti, mi chiesero: "nonno ma se la corruzione è dappertutto gli esempi buoni dove li troviamo?" il punto fu la risposta.

Ma da ultimo domenica 21 giugno incalzarono:
"nonno abbiamo letto sul blog la corruzione ma non riusciamo a  renderci conto perché di tanta cattiveria e perché si possano verificare fatti cosi stupidi e dannosi, anche per chi li commette".
Il doppio "perché", il luogo, i tempi stretti (o forse per stupida vanità) suggerii loro di ascoltarmi su... di leggere..., alveare.

Ma dopo, riflettendo mi resi conto di aver suggerito male, ciò dedussi ripercorrendo l' esperienze di lavoro, quella dei numerosi corsi di formazione nazionali, europei.

Il dovere, di aiutare il prossimo a capire, non può ridursi al consiglio di una semplice lettura perché tanti ignorano le più elementari reazioni della mente umana. 

Se poi, per dividere l’ Italia, chi dovrebbe capire, deve essere necessariamente stupido, furbo o corrotto la ricerca della verità si complica, quanto la necessità d'unione che evita rimedi peggiori del male- Tuttavia, la massima aspirazione delle zecche stupide, di quelle furbe e/o corrotte è l'egoismo, che si somma a quello di tanti giovani che cedono ai magnaccia della politica e dell’ideologia, importanti valori come libertà famiglia, benessere, lavoro ecc. e rifiutano con evidente ottusa malafede, l’autocritica, le responsabilità proprie e dei genitori che li hanno diseducati. La politica è come il denaro: ottimo servitore ma pessimo padrone.

O smettiamo di rincorrere gli effetti e curiamo le cause 
CHIAMANDOLE PER NOME O AL PEGGIO NON CI SARÀ FINE 
è legge senza eccezioni, raccogliamo ciò che seminiamo. 
LE CAUSE? 

1° - LA COSTITUZIONE ITALIANA 1.1.1948 È utile solo a chi ha vinto la guerra e, legittimamente l’ha imposta con l’unico scopo di destabilizzare e dividere l’Italia. Tale processo era già in atto, con successo, da 15 anni. Infatti i comunisti russi, dal 1933, finanziavano lautamente, per i propri interessi, quelli italiani e continuarono fino al felice epilogo, prima e dopo l’era Enrico Berlinguer, dell’ assunzione di decine di migliaia di impiegati e attivisti del Pci, come dipendenti dello stato Italiano. Dal 1945 tra la sinistra Russa dei gulag e la destra USA di Alcatraz, si scatenò per l’egemonia Italia una guerriglia silente a danno della stessa e, dal 1968/69 con numerosi attentati, stragi, mafia  che perdurano, ancora oggi. Nel 1989 cadeva il muro di Berlino e la Germania, che mai si è divisa, attende con i propri obitori l’agonizzante Italia per gli esami istologici. Hitler commise con la Russia lo stesso errore di Napoleone, così come Francia, America, Russia lo commisero in Vietnam, India, Cina, Afganistan. Lo commetterà la Sig.a Merkel (novella Eva) se pensasse di annettersi 26 stati europei già economicamente stremati in tempi in cui la ricchezza degli stati è aleatoria quanto le risorse che la producono e la concentrano.
Ne può consolarmi l’oblio verso i lacchè traditori. Invisi, tra l'altro, molto più ai nuovi padroni.

2°- LA LEGGE ELETTORALE
È la diretta conseguenza e il puntello della Costituzione capace di trasformare il bene in male, i parlamentari in banditi incapaci di assolvere al mandato assunto e inetti da non distinguere il lavoro attivo, da quello passivo. O chi paga le tasse.

Sono due comandamenti, in assenza di PRAGMATISMO non c’è decalogo, ne vita.

Giacinto Damiani 
Presidente Comitato Civico Mastro Bruno

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