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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Tassone Vito


Il sig. Damiani mi chiede di commentare il Suo li-
bretto ?? PINSATI?? MANCA UN.' .. PIEDE in occasione
della festa della Proloco e dell'incontro dei Sindaci delle
Serre. Guardo il numero delle paginette, circa 50. Apprezzo
la dedica. Leggo la premessa. Evidenzio che, per l'impor-
tanza degli argomenti di pagine, forse, ne servivano molte

di più. Mi sento rispondere che la lettura di alcuni scritti è

inversamente proporzionale alla loro lunghezza e che i te-
legrammi, se concisi, li leggono tutti. Conosco, da tanti

anni, Giacinto Damiani, ne apprezzo schiettezza, autoiro-
nia e, la propositività, che ai tempi di Mastro Bruno non

esisteva. I suoi vissuti di lavoro sono la riprova che per co-
struire servono, unione, decisioni pratiche, pensate ma ra-
pide. Tale figura del Damiani ci aiuta a comprendere

meglio la matrice di riflessioni e poesie. Leggendo si ap-
prezzano subito i richiami, i riferimenti, i collegamenti, gli
esempi, le proposte e "lo spirito di Mastru Brunu". Alcuni,
letti stralci delle poesie, hanno parlato di somiglianza e
scritto di reincarnazione. Di �icuro, leggendo, colpiscono
subito la sensibilità e la sensata ironia. Ben testimoniate da
calzanti analogie: Colapesce pag. 6 e 26. Mora l'iniziativa
pag. 9. Finu a quandu allu sirrisi pag. 10. Serpi sensa dienti
pag 11. S.P.A, Specialisti Presa Ani pag. 17. E' tutto un invito
a fare, a costruire, a evitare gli errori, pagg.17-18. Catta la
monarchia?? Pag. 24. Si no ti dumandi lu picchì, ca sì nu
gran cazzuni, pag. 25. Mafia Statu Amiericani, pag. 29. Il
Porto di Amburgo e noi pag. 31. L'appello a tutti, mafia
compresa pag. 32. L'astensione pag. 39. No mu facia danni
lu tinistivu chiusu pag. 40. Lu chianu di nitila è cambiato
pag. 48. Richiama con arguzia Cipolla, pagg.12 e 13, per
evidenziare i danni dei furbi e degli stupidi. Cita re Salo-
mone, dialoga, in sogno, con Mastru Brunu. E' come se  
volesse rendere, con le poesie e la pungente ironia delle
stesse, meno brutta, quasi gioiosa, una realtà dura da
comprendere e accettare.

Prof. Vito Tassane


Prefazione



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