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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumi...

La Cina è vicina

La sindrome degli “Anta”    pensavo fosse un mito e che, caratterialmente non mi riguardasse. Non mi condizionò, ma condivise  un decennio  della mia vita. Da i quaranta ai cinquant’anni. un periodo di riflessione su eventi importanti

Mi mancò il lavoro e lo stipendio, per fortuna, non la famiglia e men che meno  le due splendide figlie adottive, dagli occhi a mandorla,  la responsabilità di doverle educare, mantenere. Specie dopo la lezione impartitami dalla  meno giovane, all’epoca quattordicenne. In sintesi: per una bugia, la ritirai da scuola portandola in ufficio, a rifare l’archivio. Al terzo giorno: “papà forse avrai pure ragione ma devi aiutarmi e capire che io posso realizzarmi solo studiando.” Per tutti gli anni necessari, accettò  di  cambiare scuola, viaggiò da Lamezia a  Vibo. La compresi a volo, la  preparazione anche nel settore in cui operavo si rivelava la  sola arma vincente.  I buoni  risultati arrivarono puntuali. Ma l' ansia degli anta non alleggeriva.

Il milione di Marco Polo cinainitalia.com
Intanto per lavoro frequentavo molto      Montecatini. Trovavo , comodità, qualità, costi  e ricettività alberghiera al contrario di città con alberghi sempre prenotati come Genova,  Bologna, Ferrara che preferivo raggiungere in auto. Mi capitava  durante tali trasferte, di scorgere, incontrare un numero di cinesi sempre  crescente,    che vedevo un po' ovunque il lavoro mi portasse.   Cinesi in Italia ? Nutrivo per loro simpatia e stima, ricordo mio padre   me ne parlò, spiegandomi la differenza tra intelligente e saggio e mi trasferì la convinzione che tale popolo portasse nel  proprio  dna entrambi i requisiti (oggi ancora più tangibili). L'agopuntura rafforzò il tutto. L’albergo che frequentavo (come gli altri di Montecatini) ospitava clienti per le cure termali  e durante la cena spesso  capitava di   essere coinvolti come interlocutori, o solo testimoni, su scambi di opinioni varie. Fu cosi che una sera, anni dopo, 2002/3, i vicini  di tavolo accesero una vivace discussione pro e contro la presenza di  tanti cinesi   Volevo intervenire per  dire:  ( ve ne accorgete solo ora? li ho visti solo io, nel 1984?). Nessuno altro li ha mai visti prima? In Toscana tutti ciechi? Partiti, sindacati, lavoratori, polizia, cittadini, guardie municipali, sindaci, carabinieri, finanza, magistratura, ispettorati del lavoro; ciechi persino chi li ospitava e i datori di lavoro che, almeno dal 1984, li utilizzavano e, poco o tanto, li avranno pagati. I Toscani li definì Dante, prima ancora di Curzio Malaparte.

In tv, nel 2010, dopo 26 anni, Michele Santoro dava agli italiani la notizia: “ a Prato solo i residenti sono almeno 50.000. Chiedendosi se   ci fossero anche non residenti.     

 I cinesi, lungimiranti, con intelligenza e saggezza, hanno comprato tanto nel mondo,  in Europa e gran parte dell'economia italiana attraverso bot cct e la ricapitalizzazione, continuano ad  impadronirsi delle tecnologie di mezzo mondo  e delle relative economie; noi invece le  intossichiamo, come pure le banche, le aziende, i patrimoni artistici, culturali, quanto abbiamo di buono.  Poi  svendiamo a cinesi, francesi, tedeschi, ecc 

Tanti politici, felici di far dispetto alla propria moglie, obiettano: lavoreremo come loro dipendenti! Forti di "essere"? Sicuri di conservare i diritti.

 Di certo conserveremo quelli, della carta igienica. In lista d’attesa ci sono, i doveri di Stato e    un miliardo (a dir poco) di cinesi, con  più diritti di noi.

 Politicanti, giornalai, reti tv, disdegnano la prima, seconda e terza classe; preferiscono, l'idea de l' uguaglianza  e far viaggiare cittadini, amici, famiglia, figli, nipoti, in carro bestiame. Superare, (già fatto) di molto,  l danni di Hitler.      In modo meschino attribuiamo (sindrome peggiore della mia) la colpa agli "altri". Gli "altri" siamo noi e, in larga misura, artefici del nostro destino.      

 








           

Se la Cina  farà  accordi bilaterali con i singoli stati europei,  potrebbe rilevarsi come scelta rapida per mitigare  la  corruzione   e  risollevare l'economie di tutti.
Diversamente Europa, Italia triplicheranno i propri problemi.
 O  si vuole più speculazione finanziaria? 
Aumentando gli stati che vivono sulle disgrazie di altri stati?


SE COSI FOSSE   SAREMMO ALLA FOLLIA PURA. E' UNA ROULETTE RUSSA,  LA CORSA PER L'EGEMONIA SUL MONDO DI UN SOLO STATO. 

 NON SI POSSONO IGNORARE: CULTURA UNIVERSALE,  STORIA, ERRORI, REGOLE. LA BUONA POLITICA RICHIEDE: ESPERIENZA, MATURITA', ETA' >55 ANNI.


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