Parlando...lo specchio

Parla lo specchio
-tra una barba e l’altra-

(di Giacinto Damiani 22.2.2021)

 

Fu un maggio paleolitico, ad un mese dalla guerra,

ti donò: natali, carattere e fortuna,-ruote d’ ogni carro-.

Albe e tramonti d’ottant’anni belli, brutti, arcobaleno.

 Non  si cresce, se sono rari  gioie, emozioni, dispiaceri

Di rimando

Non ti credo più, sei specchio infame,

 lusinga degli  umani,

non uno, hai criticato  o rimproverato

 eppure sei il fratello siamese, somigli a tutti noi.

 Sei un caino, un disonesto, t’inchini a tutti stupidi e politici,

 ignori l’unica  cultura più preziosa, quella universale di Mastro Bruno,

  la supporto da anni, con sacrifici, forse perdendo  tempo, salute, amici.

 

Lo specchio,

su niente concordo e te lo spiego:

-tu non ti fermare, l’ umanità senza i cretini di turno non può stare.

  -La persona intelligente fa  scelte e previsioni utili a tutti,  privati e nazioni.

-La cultura è utile o dannosa, può fare da cornice o essere pericolosa.

Hai azzeccato previsioni, ma su di me tutto hai sbagliato.

Sono oggetto, non soggetto. Il mio ruolo, ammetto è infame, di sole  riflessioni.

Sono muto. Mi dispiace 

che l'uomo si rifletta  per le brame 

o solo per  veder quanto si piace.

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