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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Realtà ... e

 BARZELLETTA.............O............TRAGICOMICA

 

Dedicato a tutti i miliardari del mondo che apprezzo e stimo,    non fosse altro perché ognuno seguendo   istinto, intelligenza,  realizza e tocca     traguardi  impossibili a parere dei più (clicca la relatività). Tuttavia produrre e assai diverso che amministrare, lo sostengono Cipolla, Churchil, Pierce, Rodari, Gaadamer  e non da ultimo, Paperon dè Paperoni, che, beato lui, raddoppiava i quattrini ponendoli d'avanti allo specchio. Incrementare le proprie   ricchezze con scorciatoie  o  con altri espedienti come Pinocchio  con il "gatto e la volpe" significa per miliardario, trasformarsi da padrone in socio, da mente in unità, barattare il gioco in cui è vincente e di cui   ha la leadership,  con la  speculazione finanziaria gestita, in vero, dal peggio della società che,  alla prima occasione, li ripagherà con la sindrome del beneficiato.
 Mastro Bruno  da convinto analfabeta, amava ripetere:
                                              "fino alla  bara sempre s'impara"
 Riproposi il tutto   poco prima del covid  agli  alunni di una terza media. Pressato da limiti  di tempo,  non volevo ripetere solo le considerazioni, riflessioni, previsioni già espresse il 21.5.2016 a sala Chimirri, in particolare, con "lu 21 maiu" e "lu messaggiu di lu Zaccanu" insufficienti, da soli, a illustrare,  il  pensiero espresso e  quello taciuto, ma non meno importante,   di Mastro Bruno.  Così presi in prestito   la barzelletta dell'ottimo comico siciliano Massimo Spata :
 "un autobus  da turismo in gita, precipita in un burrone. Tutti morti. Unica superstite una scimmietta ubriaca. Interrogata prontamente da veterinari specializzati conferma:
i passeggeri?- tutti ubriachi, cantavano e bevevano
                    l'autista?- ubriaco, dormiva                   
e chi guidava?- io  e,    per non distrarmi cantando,  bevevo.
Giudicai eccessivi gli  applausi che si sovrapposero a una interminabile risata.  La perplessità, di capire dove o  cosa avessi  sbagliato superò subito l'iniziale soddisfazione. Per lavoro ho da sempre interloquito   con gente di ogni età e,   forse       a quelli più  giovani,  avevo, chiesto troppo. Quindi stimolai diversamente il linguaggio  ottenendone il risultato sperato. Quella giornata e l'errore commesso mi fecero meglio capire  e contabilizzare quantità e qualità  della cultura universale di Mastro Bruno.    Una docente, scusandosi,  mi chiese:  "perché fossi entrato in argomento con una barzelletta e non col  più calzante e storico   Titanic? 
Mi fece piacere chiarire:
 "La barzelletta porta in se per analogia, l'essenza cosciente del nostro attuale modo di vivere, in cui corruzione e lassismo generalizzati ci trasformano in  conniventi  oggetti multiuso,  sempre pronti a cambiar padrone. 
Di comune con la tragica storia del Titanic c'è solo il lassismo di chi lo conduceva".  Chiaramente il contenuto della barzelletta torna utile a quello del Titanic a riprova che l'intelligente può sopperire alla cultura e/o  allo stupido. Il contrario resta impossibile.
La cultura di Mastro Bruno è quella che   ci dona Madre Natura priva di   nozioni, meglio   nota come "Intelligenza".   
E' il 1° gradino, la base. Capace  di generare unione, autocritica, meritocrazia e quant'altro utile a l'uomo,   senza procurare alcun danno a niente, a nessuno. 
Non esiste contenitore migliore. E' l'unico in grado di essere compreso da tutti, basato  come è sul razionale, sul naturale, sul pragmatismo.

La cultura alta è ancora più valida, perché le nozioni che la  distinguono generano col loro  aumentare e in proporzione,   altrettanti gradini per una scala  la cui altezza  e  relativi vantaggi sono impossibili da preventivare (è però incomprensibile ai non addetti ai lavori). 

Mse alla scala mancasse la base? e/o il primo gradino? In tal caso il colto,  resterebbe, ben che vada, campato in aria con le sue nozioni, inutile e/o pericoloso perché incapace di restare coi piedi per terra e la testa  sul collo. Se così non fosse?  Avremmo una Italia valida.

Purtroppo oggi   i contenitori  di cui disponiamo o che usiamo votando, sono in tutto simili ai protagonisti della barzelletta ed ai responsabili del Titanic.

 L'Italia è preda  della corruzione. La politica più è corrotta e più pretende di fare, più è incompetente e più vuole strafare. E' onnipresente per far la cresta su tutto, per   barattare la civiltà col progresso, la legge con la  giustizia (spesso illegale) e, pur di restare al comando, la libertà con la dittatura . Per cui spende, spande,  sperpera,  semina miseria, esilia  lavoro e occupazione. 

Esprimo tali concetti, nel rispetto di ognuno,  scrivendoli,  motivandoli, suggerendo alternative ormai da  anni.  Ma  chi legge è interessato alla barzelletta o alle foto, non al perché e al  significato delle stesse.  Mi chiedo come sia possibile non rendersi conto che abbiamo una legge elettorale indegna della peggiore Nazione del mondo, lo scrivo da circa dieci anni. 

Ma l'italiano è assistente sociale per vocazione (o corruzione).  Si preoccupa  per i partiti  e per i politici che non sanno governare, perché non più credibili e tradiscono anche chi li vota. 

E' il Sistema, via collaudata per la peggiore dittatura. Poi il resto, figli famiglia, amici, valgono zero, non contano.  Ma noi deleghiamo a chi ha tutto l'interesse a metterci "con acqua e sale,  in salamoia". La nostra meta? 

jamaie.it

RINNEGARE STORIA, NATURA, REGOLE, LIBERTA' PRODUCE ERRORI SEMPRE PEGGIORI e chi li commette pagherà il prezzo più alto. Perché  in un mondo di soli banditi o di soli  leoni.
Un bandito avrà vita impossibile ad avversare un altro bandito. Come tra leoni affamati.
Dovere dell' uomo é  quello di rendere perfettibile il fisiologico.
Se  ne  fosse incapace è impensabile  possa far bene nel patologico. Sarebbe follia pura.



DIVERSAMENTE   "AL PEGGIO NON C'E' FINE"


il discepolo
Giacinto Damiani



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