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Giacinto Damiani "il discepolo" di Mastro Bruno e
Biagio Pelaia, erede ed autore di "Li Stuori", libro con le poesie del poeta. |
Lettera aperta in occasione dell'inaugurazione del Museo della Cultura Contadina.
Serra San Bruno, 23 giugno 2017
Esimio Sig. Sindaco
SALVATORE DIVUONO
88842 C U T R O (CZ)
Carissimo Sig. Divuono,
Grazie per quanto saggiamente realizzato da cittadini intelligenti che Lei, tanto degnamente, rappresenta. Ho letto la notizia su il Cirotano, altra testimonianza positiva del vostro territorio, a cui affido la pubblicazione della presente, affinché quanto realizzato, le sue credenziali, i nostri sentimenti, possano essere di pubblico dominio.
Auspico il giornale ci aiuti. Le scrivo da Serra San Bruno, cittadina ubicata nel cuore, dell’incantevole altopiano, delle Serre Calabre, che ospita la celebrata, millenaria, Certosa fondata da San Bruno di Colonia. Serra San Bruno è anche città di Bruno Alfonso Pelaggi, (15.9.1837-6.1.1912) meglio noto come, “Mastro Bruno” scalpellino di rango, unico poeta dialettale analfabeta, di cui abbiamo notizia, onorato e citato dalla prestigiosa Enciclopedia Treccani dal 2014 a cura di Gabriele Scalessa, a disposizione del quale Mimmo Stirparo, ha posto le proprie esperienze come
conoscitore e studioso del Pelaggi, . A Mastro Bruno e alla sua cultura universale, si ispira l’omonimo Comitato Civico che ho l’onore di presiedere. Caro Sindaco, abbiamo valori da condividere, su cui dialogare per svariate ore, per recuperare una civiltà con la quale abbiamo pagato e continuiamo a pagare un progresso indegno di tale nome. “Scarpa grossa, mente fina” quanti educatori riflettono sui perché di un “detto” tanto prezioso? Certamente lo fanno, la Cultura Contadina e Mastro Bruno.
Se qualcuno obiettasse che ai quei tempi le scarpe erano privilegio di pochi il “detto” varrebbe ancor di più, a riprova che chi camminava scalzo avesse molti più problemi da gestire e superare, quindi maggior senso pratico e relativa cultura. Spesso, il sedicente progresso propina come cultura, nozioni utili solo a farci equivocare su effetti e cause. Ne deriva quanto la cultura sia rispetto per il prossimo, per il ruolo di ognuno, per la meritocrazia. Le tante madri che fanno “sciattare” il bimbo di circa quattro anni col telefonino sono degne del ruolo? oppure è il modo per infoltire la categoria degli stupidi (C.M: CIPOLLA) di cui la “finanza mondiale” ne ha fatto l’industria più remunerativa? A volte viviamo come se al posto dei figli avessimo maiali. Non ci illudano, non illudiamoci, senza le culture del vostro Museo del nostro Mastro Bruno il capolinea è prossimo, vicino. Anche perché “cu fa cuofina, fa panara, fa cirnigghi e li vinda alla fera”. Grazie Signor Sindaco, quanto realizzato è patrimonio comune,cultura universale, come il nostro Mastro Bruno. Mi è gradita l’occasione per porgerle le più vive felicitazioni e i migliori saluti a cui ho incarico di associare quelli del Sindaco Luigi Tassone e quelli del direttore del Museo della Certosa, Fabio Tassone.
Giacinto Damiani
Presidente Comitato Civico Mastro Bruno
Perché, come dice un saggio proverbio, uniti si vince e quando gli intenti sono comuni e finalizzati al bene comune, alla diffusione e conservazione del patrimonio culturale, allora la sinergia diventa forza motrice. Complimenti per questa bella Lettera caro Giacinto.
RispondiEliminaGentilissima, come sempre attenta ad ogni iniziativa culturale. Grazie per il sostegno.
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