Lettera aperta al Senatore Silvio Berlusconi,
Mi ritenga per DNA un pragmatico impenitente. Ciò
è provato dal 1955, da una serie di eventi più o meno importanti. Ho sempre amato dare, senza chiedere e anche lei, (non è il solo) ne ha beneficiato, nel 2000, in modo concreto e determinante.
Lei è odiato da tanti italiani perché ha costruito dove altri hanno fallito.
Nonostante abbia avuto, a turno, tutti contro. Mafia, istituzioni, politica ecc.
Oggi la situazione è di una complessità unica, aggravata da tanti politici che sfruttano male l'ideologia dei giovani e quella di milioni di "analfabeti di ritorno". Dalla speculazione finanziaria.Ad integrazione della presente leggere
Il 3 aprile 2020 , a persona vittima del coronavirus, scrissi:
“ Basta prendere. Urge imprendere. Creare ricchezza, non miseria.
solo le teste di c**** e i corrotti non lo capiscono. La corruzione non ha partito politico. Ne colore, (aggiungo) ne pragmatismo che faccia ben sperare
Destra? Sinistra?
Nessuna differenza. Collocate da SovietUsa per destabilizzare
l’Italia gareggiano con le stesse regole: chi fa peggio vince. E’ il solito
gioco del sistema “la scorciatoia”. Oggi più marcio che mai perché sostenuto
da giovani politici e giovani partiti che fanno molto peggio di quelli vecchi, della 1° e 2°
repubblica, tradiscono mandato e fiducia. Fanno il contrario di ciò che per coscienza e per mandato dovrebbero. Sono stato da sempre un patito dell'Unione e desideravo visitare la Germania divisa. Il 1988 si concretizzò tale desiderio. Un viaggio premio di lavoro di circa dieci giorni che mutò la mia esperienza di uomo in modo significativo. La realtà fu uno shock che superò la conoscenza teorica. Atterrato a Francoforte fui sommerso dai colori della bandiera tedesca su di una miriade di aerei della Lufthansa che ne gremivano l'aeroporto. Delusione a Berlino per l'assoluta assenza (dal 1945) di velivoli tedeschi. Inoltre toccare in pochi secondi, separate da qualche metro, la opulenza di Berlino Ovest e la miseria di Berlino Est fu una emozione unica, che apre la mente, cosi come l'atterrare ad Amburgo sede di primario porto Europeo e riflettere sui cento Km. che lo separano dal mare. Non mi affido a parole di circostanza ma a memorie e previsioni documentate prima del 2014. Ma Avremo la stima dei tedeschi se non sottoscriveremo il MES, tanto i debiti dovremo pagarli sempre noi italiani. Se per riprenderci, però, dovremo chiedere soldi e permessi a Francia, Germania, e alle loro banche riporteremmo, senza un referendum, l'Italia indietro di almeno quattro secoli. Dobbiamo solo voler capire che eliminando gli errori che il sistema ci ha imposto possiamo riprenderci prima del previsto e senza fucilare nessuno. Auspico che il mio pensiero sia condiviso dai più e da lei anche come capo e veterano delle opposizioni. E perché no! da L'Eccellentissimo Presidente Sergio Mattarella.
Giacinto Damiani presidente
Comitato Civico Mastro Bruno
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