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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Coronavirus elettorale


MUTANO I TEMPI, MA L'UOMO CONTINUA AD USARE CONTRO SE  STESSO LA  PROPRIA INTELLIGENZA. 

La storia, quella peggiore, si ripete quando le comunità,  ignorano, e delegano al  punto tale  da trasformarsi in analfabeti di ritorno. Non contabilizzano errori, esperienze. Incapaci di programmare anche a breve, di avere una legge elettorale equa, civile, fatta dal popolo. Così nepotismo, mancanza di meritocrazia, assenza di regole, leggi di comodo per,  l'ambizione di esseri gli ospiti più ricchi del cimitero, generano egemonie che sanno programmare anche a 50 anni e rendere , incapaci stati, come quelli europei di cui l’Italia da zona podio diventa I’ ultima, a crescita menozero.         Urge unità   d’ intenti.
Che prospettiva abbiamo? un, (+/-) casuale,  coronavirus“ ma, anche qualche  possibilità di salvezza   e metterle a frutto, dipende  da tutti noi, uniti almeno nell’emergenza.   
ll benessere di tutti dipende non da altri (inesistenti)   “gli altri siamo noi”
Non si può continuare a tagliare l’albero per raccoglierne i frutti
Se la legge carceraria non può esser fatta dai carcerati, ne quella,  per i manicomi  dai pazzi, perché quella elettorale può esser fatta dai potenziali pazzi e/o detenuti scelti e incaricati da partiti che vessano  il popolo sostituendosi ad esso trasformandolo in soggetto indifeso, in assoluto dispregio della sovranità, che  l’art. 1  della Costituzione gli assegna.??
I calabresi, i meridionali. se lo stato non li obbliga, non sono secondi  a nessun  (CEL) Cittadino Europeo Libero (che può scegliere).
LA  EMERGENZA LEGGE ELETTORALE, E’  PIU' PERICOLOSA  DEL    CORONAVIRUS. Quindi  Fermi restando le funzioni della Corte costituzionale, anche a tutela della  legittima  riconoscenza dovuta a chi di dovere che ci ha dato e ci consente ma, non c'imponga, il tipo di democrazia, le scelte più logiche. Auspichiamo con tali presupposti, si   ponga in essere  legge elettorale simile a quella già proposta (clicca e leggi:  "lettera ai partiti" e/o "legge elettorale" (antecedenti   al 2014) pubblicate in marzo 2015, sul  libello"?? PINSATI ??.... MANCA UN PIEDE..."    il cui contenuto sarà poi, indirettamente, confermato dal Pentagono.
 
Tale legge non danneggia nessun partito, ogni cittadino può candidarsi ed essere eletto, sulla scorta del proprio   curriculum, per un massimo di otto anni.  nell’ interesse esclusivo della Nazione. Alle opposizione, al popolo  la possibilità di verificare la utilità delle  leggi,  attraverso i  referendum abrogativi e propositivi, anche nei comuni superiori ai cinquemila abitanti.

CORONAVRUS??    LA LEGGE
  



   





ELETTORALE E’ PIU’ PERICOLOSA
La cultura di mastro Bruno è quella universale, delle origini, del DNA, priva di nozioni. Pragmatica. Quindi la più idonea e capace di generare unione, meritocrazia, rispetto, riconoscenza (valori indispensabili alla crescita civile. Quanto le vocali lo sono per l’alfabeto). Le culture che ne fossero, prive adornerebbero solo gente meschina, sostanzialmente incolta, potenzialmente pericolosa.”  (Giacinto Damiani)
CARLO   M. CIPOLLA 
Difettando, come il mio maestro, mastro Bruno, di nozioni e  conoscenze storiche nonché di quelle utili per un parallelo  tra i tempi  ho ritenuto necessario, per l’esperienza pragmatica dettatami dal   lavoro svolto, di scomodare i migliori interpreti della succitata cultura universale  di mastro Bruno, in assenza della quale, Cipolla, Rodari, Pierce, Gadamer, Curchil, che ringrazio,   sarebbero stati uomini mediocri. Solo la precitata cultura, del dna, li trasforma in Esempi rari. Dai quali attingere. Da imitare.  (Giacinto Damiani)                             
CHARLES SANDERS PIERCE
GIANNI RODARI
                                               
           MASTRO BRUNO

WINSTON CHURCHIL






 

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